Linfodrenaggio Metodo VODDER

Linfodrenaggio Metodo VODDER

Il metodo Vodder di Linfodrenaggio Manuale nasce intorno agli anni Trenta, intuizione di Emil Vodder un fisioterapista danese, che ha dedicato gran parte della sua vita allo studio del sistema linfatico, al fine di perfezionare la sua tecnica e dimostrarne la validità scientifica.

Il Linfodrenaggio Manuale Vodder, annoverato tra le tecniche di massaggio, se ne distingue nettamente per la specifica manualità che, correttamente esercitata, esplica il suo effetto a livello dei tessuti superficiali, (cute e sottocute) e non sulla fascia muscolare.
La tecnica secondo il Dr. Vodder eseguita con movimenti armonici, lenti e ritmici al fine di rispettare i parametri fisiologici del deflusso linfatico e non  indurre stimoli che possano provocare “spasmi dei vasi linfatici”, favorisce anche altri effetti, dimostrati scientificamente, quali simpaticolitico e antidolorifico.

Il linfodrenaggio tratta le zone interessate avvalendosi di manovre avvolgenti e leggere, in cui è essenziale una buona manualità, eseguite con un ritmo lento che rispetta i tempi di contrazione delle unità funzionali del sistema linfatico.

Il cliente viene trattato nella sua totalità.

Il drenaggio linfatico può essere solo manuale.

I primi capillari linfatici, infatti, sono sotto l’epidermide a circa 2mm.

Non c’è pertanto bisogno di spingere molto perché la linfa scorre nell’80% in superficie e solo nel 20% in profondità.

Bisogna dunque prima drenare la linfa in superficie e solo successivamente lavorare sulla loggia profonda.

È un tipo di massaggio estremamente rilassante.

Già dopo la prima seduta di linfodrenaggio il paziente prova un beneficio immediato, poiché riducendosi il gonfiore tipico dell’edema, si avverte un senso di leggerezza.

Proprio per effetto del drenaggio avvenuto è inoltre facile che il paziente avverta, dopo un periodo più o meno breve, lo stimolo di urinare.

balneoterapia benefici droterapia

Trattamenti corpo – balneoterapia

Trattamento Balneoterapia a Roma

L’idroterapia è la cura del corpo mediante l’uso di acqua sia per via interna che per via esterna. L’idrobalneoterapia è la cura mediante l’immersione parziale o totale del corpo in acqua e mediante docce.

Trattamento balneoterapia contro inestetismiStimolando l’organismo in modo globale facilita la detossinazione ed il riequilibrio funzionale di ogni apparato, non solo di quello cutaneo.

 

balneoterapia benefici droterapiaI Balneoil sono oli da bagno creati con sinergie di oli essenziali e fitoestratti, specifici e mirati per ogni inestetismo.

L’acqua addizionata ed aromatizzata dai preziosi principi attivi contenuti negli oli da bagno, ne facilita l’assunzione per osmosi dermica.

La balneoterapia prevede diverse tipologie di bagno secondo l’inestetismo da trattare.
Balneoterapia è un trattamento fondamentale nel corpo ad azione depurante e distensiva completa, ideale per tutta la clientela, anche maschile, a tutte le età ed in ogni momento dell’anno.

 

Abbronzatura e fotosensibilita

Abbronzatura e fotosensibilità

COME LA NOSTRA PELLE SI PROTEGGE DALL’ERITEMA

Le radiazioni ultraviolette aumentano il numero di melanociti attivi, stimolando di conseguenza la produzione di melanina
Questa sostanza (presente anche nei capelli e in alcune parti dell’occhio) viene sintetizzata dai melanociti a partire da tirosina, triptofano e fenilalanina. Essa è responsabile dell’abbronzatura a breve e a lungo termine. Nel primo caso, osservabile generalmente solo nelle persone con carnagione moderatamente scura, si verifica una fotossidazione della melanina che tende a diventare più scura.
Tale fenomeno si manifesta immediatamente dopo l’esposizione solare e recede nel giro di pochi minuti.
La melanina, se da un lato ci garantisce un colorito più scuro, dall’altro protegge la pelle dagli effetti negativi delle radiazioni solari agendo come un vero e proprio filtro. Tale sostanza è infatti in grado di ostacolare la penetrazione dei raggi ultravioletti negli strati più profondi della cute.
I cheratinociti intervengono invece in un secondo sistema di protezione: l’ispessimento cutaneo. I raggi ultravioletti (in particolar modo i raggi U-V-B) stimolano la proliferazione delle cellule che formano lo strato più esterno della pelle (strato corneo).
Un maggiore spessore cutaneo impedisce ai raggi ultravioletti di penetrare in profondità e danneggiare le cellule.

 

IL FOTODANNEGGIAMENTO
I meccanismi di difesa appena descritti hanno lo scopo di proteggere la cute dal fotodanneggiamento o danno causato dalla luce (dal greco photos = luce).
In caso di sovraesposizione questi meccanismi possono risultare insufficienti e l’eccesso di radiazioni ultraviolette assorbite causa la comparsa di danni cutanei più o meno gravi.

ERITEMA o ustione solare
Si parla di eritema quando si manifesta un, sia pur minimo, arrossamento cutaneo. L’eritema altro non è che la classica scottatura, responsabile di sintomi come calore, bolle e arrossamento generale.
A seconda della gravità del danno inflitto al DNA, la cellula può anche andare incontro a morte prematura. Ecco perché l’ustione grave è particolarmente dolorosa e si accompagna quasi sempre a vesciche e a vistose spellature (esfoliazione cutanea).
La scottatura si attenua e regredisce gradualmente nel giro di pochi giorni. L’entità dell’eritema, che a sua volta dipende dal fototipo e dalla dose di raggi U-V assorbiti, è proporzionale al tempo di guarigione.

DISCROMIE CUTANEE
La mancanza di un’adeguata protezione cutanea durante l’esposizione solare può causare la comparsa di spiacevoli inestetismi come le discromie o macchie cutanee.
Sebbene in molti casi il sole non è il diretto responsabile, può diventarlo in particolari circostanze. E’ il caso, per esempio, delle lentigo senili, che compaiono solitamente in tarda età adulta a causa di prolungate esposizioni ai raggi ultravioletti solari o artificiali (lampade abbronzanti).

TUMORI DELLA PELLE
Anche la cute può essere colpita da tumori; è il caso, per esempio del carcinoma squamoso e del cancro basocellulare, (spesso definiti “tumori cutanei non melanoma” ) non mortali in quanto non creano metastasi. Anche nei e verruche sono esempi di tumori cutanei, benigni e non mortali.
Il melanoma maligno della pelle, pur essendo meno frequente dei precedenti, può essere letale.
Un’esposizione prolungata al sole, specie per i soggetti maggiormente fotosensibili aumenta il rischio di sviluppare questo tipo di patologia. In particolare è bene valutare anche il tempo di esposizione totale durante il corso dell’anno e della vita (specie durante l’infanzia) poiché, come abbiamo detto, il rischio di cancro alla pelle aumenta con l’aumentare del tempo e dell’intensità di esposizione.
A prova di ciò c’è il fatto che i tumori della pelle si sviluppano soprattutto a livello delle parti del corpo più esposte al sole come viso, orecchie, collo, braccia, spalle e dorso.
In un prossimo articolo vedremo le norme comportamentali da seguire per ridurre al minimo i rischi dell’esposizione solare e prevenire queste pericolose patologie. Impareremo inoltre a riconoscerne i sintomi e a capire quando è bene rivolgersi ad uno specialista.

RUGHE
Un’abbronzatura eccessiva causa la rottura del collagene e delle altre strutture cellulari cutanee con conseguente cedimento strutturale e comparsa di rughe più o meno accentuate.
Secchezza e ruvidezza, disidratazione, riduzione dell’elasticità e della sensibilità cutanea sono altre conseguenze di un invecchiamento precoce del derma che deve pertanto essere adeguatamente protetto durante l’esposizione solare.

EFFETTI SUGLI OCCHI
Forse l’effetto meno noto, ma ugualmente nocivo. Le radiazioni ultraviolette possono causare importanti danni alla cornea, alla retina e al cristallino con sintomi quali dolore corneale, fotosensibilizzazione, lacrimazione e spasmo delle palpebre.
L’uso di occhiali protettivi non deve quindi diventare un semplice optional: occhiali a lenti scure devono essere sempre presenti in caso di esposizione prolungata, specie nelle ore più calde del giorno. Anche una montatura avvolgente è importante per impedire alle radiazioni di raggiungere i nostri occhi.
Le lenti colorate sfumate o chiare, in molti casi non sono in grado di proteggere sufficientemente l’occhio. Per tutelare il consumatore, i produttori di occhiali da sole sono obbligati a riportare sui loro prodotti il potere filtrante che può andare da 0 (protezione quasi nulla) a 4 (protezione massima, utile in condizioni estreme, come in alta quota).
E’ bene infine ricordare che la semplice chiusura delle palpebre non è da sola in grado di proteggere l’occhio dagli effetti dannosi della luce solare.

Qui trovate la linea di Protettivi Solari della BelleKlamath.

Gambe accavallate un gesto poco salutare

Gambe accavallate, un gesto poco salutare.

Accavallare le gambe è un gesto sexy ma ostacola la circolazione, può causare dolori e per di più favorisce la cellulite.

Può provocare dolori

Il gesto di sottoporre il ginocchio e l’anca a sforzi tali da provocare dolori, anche significativi, e di compromettere la circolazione;  può favorire la comparsa delle vene varicose. Vero, ma solo se l’accavallamento delle gambe, come altre posture che si assumono da sedute e in piedi, viene mantenuto per ore e ore, senza cambiare posizione. Pochi minuti invece, di tanto in tanto, non possono certo avere effetti così negativi.
 

Ostacola la circolazione

Quello che è certo, è che accavallare le gambe non è un toccasana per la circolazione: il flusso circolatorio rallenta, il sangue fatica a risalire dai piedi al cuore e questo può favorire la comparsa di ristagni e gonfiori. Da questo a dire che l’accavallare le gambe porta alle vene varicose ce ne passa. Nello sviluppo di questa patologia entrano in gioco molti fattori, spesso di ordine costituzionale come una scarsa elasticità delle pareti venose: in questi casi accavallare le gambe sarebbe da evitare proprio per non aggravare problemi già esistenti.

Gambe accavallate un gesto poco salutare

Peggiora la cellulite

Salute a parte, il gesto di accavallare le gambe può avere risvolti negativi sul fronte della bellezza.

Al pari dello star sedute troppo a lungo, oppure in piedi ferme per ore, avere l’abitudine di tenere a lungo accavallate le gambe può peggiorare problematiche estetiche come il gonfiore e la cellulite.

Occorre quindi adottare le giuste contromisure. Prima quella di stare sedute alla scrivania con le gambe tese in avanti e leggermente sollevate da uno sgabello per favorire il flusso sanguigno. E se si accavallano le gambe di tanto in tanto in un gesto che magari serve per concentrarsi? Sarebbe bene alzarsi almeno un attimo, fare qualche passo, salire e scendere per qualche volta dalla punta dei piedi per mettere in moto il microcircolo evitando pesantezza e gonfiore.

Dolori Osteomuscolari Schiena? Argille e Fitoestratti

Trattamento per dolori alla schiena a Roma con Argille e Fitoestrattia

Il trattamento è a base di argille e fitoestratti purissimi, aloe, azulene, camomilla e rusco; coniuga la morbidezza della crema con l’efficacia del fango, agendo sull’inestetismo e rimodellando la silhouette grazie all’ azione termica.

Grazie alla stimolazione del microcircolo tessutale e quindi all’ossigenazione cellulare ed alla stimolazione metabolica mirata alla zona d’applicazione.

Il tessuto cutaneo stimolato produrrà proteine strutturali tonificandosi e brucerà più energia riducendosi.
Inoltre grazie alla preparazione del trattamento con “poli positivi” e “poli negativi” avviene una sorta di “ ginnastica vascolare” che riattiva gli scambi osmotici e la circolazione linfatica, quindi alla stimolazione metabolica si aggiunge una forte azione drenante.

Vi è un progressivo rimodellamento della figura grazie a trasformazioni profonde che non terminano a fine trattamento ma continuano per molte ore grazie al particolare ed originale metodo di applicazione del fango.